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Decreto Salva Italia

Si presentano alcuni dei principali interventi fiscali previsti dal Decreto “Salva Italia” approvato in via definitiva dal Senato il 22 dicembre 2011:

  •  ritorno dell’Ici sulla prima casa, inserita nella nuova Imposta Municipale (Imu). L’aliquota di base sarà dello 0,76% sulla rendita catastale (che i comuni potranno variare di 0,3 punti) , con una riduzione allo 0,4% per l’abitazione principale o affittata (che i comuni potranno variare di 0,2 punti). Sulla prima casa si godrà di una detrazione di 200 euro e un ulteriore sconto di 50 euro per ciascun figlio di età inferiore ai 26 anni, fino ad un tetto di 400 euro;

 

  • rivalutazione delle rendite catastali; l’applicazioni di nuovi moltiplicatori porterà ad un aumento del 60% degli estimi catastali riguardanti le abitazioni;

 

  • aumento dell’addizionale regionale Irpef minima dallo 0,9% all’1,23% a copertura delle spese sanitarie;

 

  • nuovo aumento dell’Iva: da ottobre 2012 le aliquote Iva del 10% e del 21% saranno incrementate di 2 punti percentuali passando rispettivamente al 12% e al 23%;

 

  • riduzione dell’Irap nella componente costo del lavoro: le imprese potranno dedurre da IRES e IRPEF la quota di IRAP sul personale dipendente. Sgravi IRAP per le imprese che assumono a tempo indeterminato giovani sotto i 35 anni e donne, in particolare se assunti nel mezzogiorno;

 

  • tassa sulle somme rientrate in virtù dell’ultimo scudo fiscale: verrà pagato un bollo annuale dello 0,4%; per il 2012 l’aliquota sarà dello 0,10% e per il 2013 dello 0,135%;

 

  • istituita un’imposta dello 0,76% sugli immobili situati all’estero e destinati a qualsiasi uso dalle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato, e una imposta pari allo 0,1% annuo per il 2011 e 2012 e dello 0,15% dal 2013, sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero dalle persone fisiche residenti nello Stato;

 

  • eliminato il bollo annuale di 34,20 euro sul conto corrente per chi ha una giacenza media risultante dagli estratti, inferiore a 5000 euro; il bollo invece aumenta a 100 euro annui per i conti correnti delle società.

 

  • a partire dal 6 dicembre 2011, riduzione a 1.000 euro della soglia per l’uso del contante (500 euro per le pubbliche amministrazioni); entro marzo si dovranno estinguere i titoli al portatore con importo pari o superiore a 1.000 euro; saranno azzerati i saldi pari o superiori a 3.000 euro.